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DIPENDENZA DAL GIOCO: GAP

  • forlanig
  • 29 ott 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Il #GAP consiste nello scommettere beni materiali, solitamente soldi, sull'esito futuro di un evento che dipende però in gran parte dal caso e in minima parte o per nulla, dalla capacità del 'giocatore'.

Si può parlare di gioco d'azzardo quando

Si scommettono soldi o oggetti di valore

La posta è irreversibile

Esito dipende principalmente o totalmente dal caso

È fondamentale ricordarci che tutti gli eventi hanno uguale possibilità di #uscire e che è #IMPOSSIBILE controllare l' esito del gioco o prevedere l'esito degli eventi.

L'abilità non conta ed è impossibile migliorare la propria performance tramite l'esperienza.

Rispetto al passato oggi i giocatori sono cambiati per una serie di motivi : ora sono giochi solitari, non risultano più un bisogno di socializzazione. Ormai è possibile incontrare i giochi in luoghi che non sono deputati a quello ed il gioco perde sempre più rispetto al passato il suo valore perché ora è il soggetto che decide in #autonomia quando e come giocare. La maggior parte dei giochi ora è molto veloce non permette di prendere pause e sono quasi infiniti perché con l'ausilio di #internet è possibile non fare soste.

Parliamo di #pathologicalgambling quando vi è un comportamento persistente, ricorrente e maladattivo che compromette le attività familiari, lavorative e sociali.

Le fasi di sviluppo sono sostanzialmente due': si passa dalla fase #vincente (3-5 anni) a quella perdente (inseguimento, perdita, prestiti maggiori di 5 anni).

Le vie di uscita se non si interviene in modo sufficientemente buono vanno dalle più 'semplici' come ricerca di aiuto, disperazione e perdita di speranza, alle peggiori come la fuga o il suicidio.

Può esservi una comorbilità con altri disturbi quali disturbi dell'umore o di personalità, condotte suicidarie o uso di sostanze.

La differenza tra i generi riguarda principalmente la causa: le donne usano il gioco come fuga, gli uomini per azione.

C'è un rischio inversamente proporzionale tra familiarità ed istruzione e spesso un deficit del sistema di gratificazione cerebrale.

I fattori facilitanti quindi risultano essere caratteristiche di personalità, variabili cognitive quali quali pensiero magico, illusione di controllo, fallacia del giocatore e fattori ambientali come leggi restrittive mancanti, pubblicità e disponibilità elevata.


Dott.ssa Gabi Forlani

Ordine Psicologi della Lombardia n. 22508

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