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DIPENDENZE

  • forlanig
  • 29 ott 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Avevo chiesto in alcune storie di Instagram tramite sondaggio se foste interessati all'argomento delle dipendenze. La risposta è stata super positiva e quindi ho deciso, e chi mi segue sui social già lo sa, di trattare le principali e descrivervele un po' nel dettaglio.

Per iniziare però partiamo dalla definizione di #addiction, termine inglese che deriva dal latino addictus - condotta con cui la persona viene resa schiava di una sola soluzione per affrontare la sofferenza psicologica (McDougall) -

Il termine addiction però non sempre è inteso come senso patologico, riguarda infatti la ricerca di un particolare effetto o stato psicofisico raggiungibile grazie a sostanze o determinati comportamenti. Per parlare di #dipendenza devono essere presenti tre elementi chiave

Non poter rinunciare all'oggetto o al comportamento

Che questo diventi il centro dell'esistenza del soggetto

Disivestimento affettivo e sociale

Le sostanze e/o comportamenti che alleviano gli stati emotivi negativi possono indurre dipendenza attraverso due meccanismi : la diminuzione di coscienza e l'aumento di sensibilità.

Parliamo di #dipendenzapatologica quando è presente una forma morbosa determinata dall'uso distorto di una sostanza, oggetto o comportamento. Quando vi è un'esperienza caratterizzata dal bisogno di essere ripetuta con modalità compulsive ed una condizione invasiva in cui c'è #craving (bisogno compulsivo di assunzione), assuefazione e #astinenza.

Le fasi della dipendenza sono sostanzialmente 4:

Craving

Assunzione

Ansia anticipatoria (preoccupazione per l'inizio della fase successiva che inizia con la fine dell'effetto)

Astinenza (sintomi fisici di malessere con manifestazioni emotive negative come stati depressivi, anedonia, apatia, disforia o Irritabilità).

Le #cause possono essere molteplici e ovviamente vi è un'interazione tra fattori personali e ambientali. Inoltre le #funzioni attribuite dal soggetto alle sostanze giocano la loro parte. Il soggetto è portato tramite il cosiddetto #pensieromagico ad attribuire alla sostanza poteri che non ha. Le funzioni del pensiero magico sono quella difensiva che illude di poter controllare la realtà, la propiziatoria che convince la persona che la realtà possa essere controllata agendo in funzione di forze sconosciute che regolano gli eventi ed infine conoscitiva che aiuta a contrastare l'angoscia nata da un evento a cui non si sa attribuire una 'colpa'.


Dott.ssa Gabi Forlani

Ordine Psicologi della Lombardia n. 22508

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